domenica 15 marzo 2015

Alcune domande sulla lezione 11/03/15: "Comunicazione marsupiale" e "Lo strumento come sfida"

1)Definizione di paesaggio mentale. E' forse da intendersi "come una persona guarda il mondo", e che tutto ciò dipende da alcuni fattori spesso in evoluzione? ovvero come il paesaggio in generale ma con la differenza che gli strumenti che lo compongono sono i nostri pensieri, ansie, paure?

2)Si è detto che negli anni Novanta l' architettura è da intendersi come fatto comunicativo. Legandol al concetto di pubblicità, e quindi di targetizzazione, come fa a diventare in alcuni casi il simbolo di una comunità, se non tutti riescono a capirla? Forse per il fatto che può avere svariate interpretazioni, e per quanto non possa essere capita fino in fondo, comunque si lascia vivere. Un po' come il Museo di Bilbao di Gehry, che diventa come una cattedrale gotica, formando una piazza che riesce ad essere vissuta giorno e notte.

3)Si pensa che il Movimento moderno si basi solo sul fattore della funzionalità. Anche se in modo implicito però alcune architetture rimandano ad altre immagini. Non è forse vero che dietro alla pianta di Ville Savoye di Le Corbusier si cela il volto di una donna?

 
 

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